giovedì 31 luglio 2008

Depositi dormienti.

Volevo esprimere una mia opinione sul Dpr 22/6/07 n.116 in quanto ritengo che le modalità di comunicazione non siano adeguate alla normativa ed ai suoi impatti che ora brevemente riassumo :

Il 17 agosto 2007 è entrato in vigore il Regolamento di attuazione dell'art. 1, comma 345, della Legge 23 dicembre 2005, n, 266 in materia di "depositi dormienti", adottato con D.P.R. 22 giugno 2007, n.116.
Ai fini del Regolamento, con il termine ”dormienti" si intendono rapporti contrattuali in relazione ai quali non sia stata effettuata alcuna operazione o movimentazione ad iniziativa del titolare del rapporto o di terzi da questo delegati, per il periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di libera disponibilità delle somme e degli strumenti finanziari depositati.
Il campo di applicazione del citato Regolamento (solo per rapporti che superano 100,00 euro) è costituito da:
a) deposito di somme di denaro, effettuato presso l'intermediario con l'obbligo di rimborso (es. conti correnti di corrispondenza, depositi a risparmio, certificati di deposito);
b) deposito di strumenti finanziari in custodia ed amministrazione.
Secondo la richiamata normativa, la Banca è tenuta ad inviare al titolare del rapporto, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata all' ultimo indirizzo comunicato o comunque conosciuto, o a terzi da lui eventualmente delegati, l'invito ad impartire disposizioni entro il termine di 180 giorni dalla data della ricezione, avvisandolo che, decorso tale termine, il rapporto verrà estinto e le somme ed i valori relativi a ciascun rapporto saranno devoluti ad un apposito Fondo istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Il rapporto non si estingue se, entro il predetto termine di 180 giorni, viene effettuata un'operazione o una movimentazione ad iniziativa del titolare del rapporto o di terzi da questo delegati.


Il problema secondo me si pone nel caso non poi cosi remoto del parente defunto il quale possiede un deposito sconosciuto agli eredi , magari contratto molti anni prima.
In base alla normativa infatti la lettera viene inviata dagli istituti all'ultimo domicilio conosciuto , magari quello dove risiedeva il de cuis 30 anni fa , senza alcun legame con l'ultimo domicilio ne tantomeno con quello degli eredi , il risultato è che la lettera viene rispedita al mittente con la dicitura nominativo inesitente.
Altra inutilità è pubblicare nei siti internet delle banche i dati dei conti dormienti perchè riportando unicamente il numero del rapporto e non l'intestatario dello stesso rende impossibile a chiunque non ne conosca già l'esistenza , di ritrovare il rapporto dormiente.
Con questo stratagemma lo stato leva dalle mani degli istituti finanziari una ingente somma di denaro , si presume circa 10 miliardi di Euro ( si avete capito bene Euro!!!!!!), da nessuno richiesta ed utilizzata per accaparrarsela lui stesso al fine di creare un fondo che vada ad indennizzare prevalentemente i risparmiatori colpiti dai crack finanziari del passato.
Secondo il mio modesto parere la strada giusta da seguire era quella di creare un sito internet che raccogliesse i nominativi dei titolari dei rapporti in modo che qualche dimenticone od erede potesse controllare l'esistenza di qualcosa di sua spettanza , ma forse il fine era solo quello di incamerare denaro.....giusto levare quei soldi agli istituti finanziari , meglio se raggiungevano i leggittimi proprietari , sufficiente se tali soldi verranno usati correttamente e con metodi trasparenti.
Un saluto a tutti


domenica 6 luglio 2008

L'Hitler di cera da Madame Tussauds a Berlino.

Grosso clamore ha suscitato la presenza , nel museo delle cere di Berlino della "catena" Tussauds , della riproduzione del gerarca nazista Adolf Hitler e la sua successiva decapitazione ad opera di un visitatore rimasto turbato dalla presenza di un personaggio di tale "pesantezza".
Da varie parti si sono scatenate la critiche alla decisione di inserire la rappresentazione del capo del Reich all'interno del museo della città che è stata una delle vittime che più hanno pagato per pazzia del prorpio leader.
Sicuramente Hitler è stato uno dei più grandi incubi della storia dell'uomo per causa sua sono morte milioni di persone.Nessuna pietà , nessuna umanità sembrava possedere l'uomo Hitler , di contro era riuscito con la violenza e la forza militare a mettere sotto scacco l'intera Europa per più di dieci anni.
Io sono favorevole alla presenza della statua di cera di Hitler in ogni museo , i padri potranno spiegare ai figli cosa quella persona era riuscita a fare senza alcun segno di umanità e con una crudeltà che poche altre volte si è affacciata nella storia dell'umanità . Spiegare , raccontare per non dimenticare , perchè spesso dimenticando l'Uomo ha ripetuto gli errori del passato e quelli commessi da Hitler , anche se è molto eufemistico definirli solo errori , non devono essere più commessi..........mai più.
Vengano rimesse quindi le statue del gerarca e vengano evidenziate a lato tutte le atrocità che sono state perpretate in suo nome in modo che non si dimentichi........certe volte vedere in faccia il male aiuta a ricordare ed allontanarsi da lui se in futuro si ripresenta.

Stati poveri degli U.S.A. a piedi........niente più gita al centro commerciale.

Leggendo un articolo del migliore , a mio parere , quotidiano nazionale (n.d.r. il Sole 24 ore) mi sono imbattuto in un articolo che raccontava del caro benzina negli Stati Uniti e del suo riflesso nella parte povera della popolazione che guarda caso , si concentra negli stati meridionali (.....ma i soldi sono allergici al SUD ovunque nel mondo??????????...) , specialmente Missisippi , Alabama e Luisiana , dove l'impatto del costo della benzina sul reddito arriva in alcuni casi al 16% della retribuzione mensile.
Certo che il tipo di autovetture statunitensi da sempre poco attente al consumo e con cilindrate dai 2500 cc. in su non aiuta a risparmiare sul pieno e pertanto molti poveri cittadini si sono dovuti affidare a mezzi alternativi , non quelli pubblici praticamente inesistenti , come il car-sharing cumulativo oppure i più fortunati , quelli che non lavorano a distanze proibitive , partire un'ora prima o più e farsi una "bella passeggiata" per arrivare al lavoro.
Ma la cosa che colpisce è anche il fatto che gli americani rinunciano sempre piu spesso alla gita del fine settimana al centro commerciale , tra i più comuni il tanto criticato Wall mart.A differenza che da noi in america non esistono i piccoli negozi dove fare la spesa e spesso si devono fare 40-50 miglia per recarsi al Wall mart più vicino dove fare la spesa di generi alimentari e non solo e dare ossigeno al mostro del consumismo , per molti è diventato difficile quindi anche approvigionarsi di cibo e come siluzione alcuni hanno iniziato a coltivare il pezzo di terra sottocasa.
Oltre al problema contingente del caro-benzina che anche da noi erode una grossa fetta dello stipendio , la problematica sopra esposta mi fa ripalesare agli occhi quello che per me è sempre stato un teorema spesso confermato empiricamente : quello che succede 5-10 anni prima negli Stati Uniti o più volgarmente in America , succede anche dai noi. Non è forse vero che anche da noi stanno sorgendo centri commerciali a go-go ovunque e le abitudini degli italiani li portano a snobbare il piccolo negozio , forse a ragione in alcuni casi perchè troppo caro , a favore del grande supermercato/centro commerciale e a passare sempre più sabati e domeniche ad affollare centri commerciali con attraenti campagne promozionali.
Un saluto a tutti.